Progetti

Sport e disabilità: il nuovo progetto "Compagni di cordata"

L'Uisp ha lanciato a Roma questo nuovo progetto nazionale. Parla Giovanni, trentino ipovedente, presente all'incontro nazionale
Sport e diritti delle persone con disabilità: l'impegno dell'Uisp diventa sempre più forte e radicato nel territorio. E' ancora forte l'eco di Matti per il calcio, che ha concluso la sua VIII edizione due settimane fa a Montalto di Castro. Se ne è parlato mercoledì scorso su Rai 1 grazie ad un servizio realizzato dal Tg1 e trasmesso durante la rubrica di Giovanna Rossiello "Fa la cosa giusta". Per vedere il servizio clicca qui.

Lo scorso fine settimana a Roma l'Uisp ha lanciato il nuovo progetto nazionale "Compagni di cordata", diretto a persone con disabilità in dieci città italiane, dal Trentino alla Sicilia.

Tra i partecipanti all'incontro di avvio c'era anche Giovanni Fedel, trentino ipovedente, che ha scoperto da qualche anno l’amore per la montagna e l’arrampicata: “Ho perso la vista, non la voglia di arrivare in cima. I limiti non esistono, i limiti me li pongo io. L'arrampicata per me è un piacere e l'emozione mi permette di vedere lo stesso”. Giovanni ha raccontato la sua esperienza sportiva a contatto con la montagna e la natura, ma soprattutto con i limiti e le potenzialità imposti dalla sua disabilità.

“L’inizio è stata tutta una novità - racconta Fedel, del suo impatto con la pratica dell'arrampicata - una scoperta giorno per giorno, non sapevo ancora la differenza tra arrampicare da primo o da secondo, per me l’arrampicata era quello che facevo salendo da secondo. Quando ho iniziato a salire da primo mi sono accorto che ci sono differenze enormi, soprattutto perchè hai più emozioni e per me emozione equivale a visione. Più mi metto in gioco, più riesco a decodificare quello che mi passa il mio corpo, e più riesco a vedere: se ho una persona che sale prima di me e mi facilita il compito mi toglie una parte di emozione e quindi anche di visione”.

“La cima per me esiste sia visivamente che emozionalmente. Ci sono momenti in cui pensi ma chi me l’ha fatta fare? Poi li superi e ti accorgi che è stata una bella emozione. A volte non vorresti arrivare in cima, perchè l’emozione è così intensa che vorresti durasse di più”.

Giovanni Fedel arrampica coadiuvato dal suo accompagnatore Romano Broseghini, entrambi saranno coinvolti nel progetto Uisp, collaborando con l'Uisp Trento. Trento è una delle dieci città coinvolte nel progetto, insieme a Ivrea, Savona, Napoli, Pistoia, Parma, Belluno, Sassari, Nebrodi in Sicilia e Lazio.

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